In questo piccolo glossario è riportato il significato dei termini abitualmente utilizzati in riferimentoai ventilatori o agli impianti di ventilazione.

 

PORTATA DI UN VENTILATORE: è la forza con cui il ventilatore deve spingere l'aria per vincere la resistenza di un sistema di ventilazione a causa di condotti, filtri, ostacoli, ecc.; normalmente si misura in mm c.a. (Millimetri per colonna d'acqua) anche se l'unità di misura europea è il Pascal (1 mm c.a. = 9,81 Pa).
Pressione statica:
è la forza per unità di superficie che esercita l'aria in un locale o in un condotto.
Pressione dinamica: è la forza per unità di superficie che esercita l'aria in movimento su qualsiasi oggetto che si opponga a tale movimento; dipende dalla velocità dell'aria e dalla sezione del ventilatore stesso.
Pressione totale: è la somma aritmetica della pressione statica o di quella dinamica.

 

POTENZA ASSORBITA: è la potenza che richiede il motore del ventilatore in determinate condizioni di lavoro; nei cataloghi di solito si indica il dato della potenza massima assorbita.

 

RUMOROSITA': è la vibrazione meccanica in grado di generare una sensazione uditiva; la vibrazione provoca nel mezzo che lo circonda una variazione di pressione che viene trasmesso sotto forma di onde. Nella ventilazione l'unità di misura che si usa è il decibel dimensionale (dB)A; in termini generali si può dire che nella percezione umana del rumore un aumento di 3 (dB)A significa raddoppiare questa percezione.                                 
Potenza sonora: è la quantità di energia, sotto forma di onde sonore, che emette una fonte ad ogni secondo.
Pressione sonora: è il cambio di pressione generato dalle vibrazioni meccaniche e varia in funzione della distanza a cui si trova il ricevente.                                                                                                                         
N.B. La rumorosità indicata nelle tabelle delle caratteristiche tecniche dei ventilatori generalmente corrisponde ad un valore di pressione misurato in campo libero ad una distanza pari a 3 volte il diametro dell'elica, con un minimo di mt 1,5.

 

PERDITA DI CARICO: è la pressione necessaria per ottenere il passaggio dell'aria nel canale; determina il consumo di energia del ventilatore e dipende dalla lunghezza, dalla sezione e dalla disposizione del canale, dal diametro idraulico della velocità e densità dell'aria, dal coefficiente d'attrito e dalla rugosità delle pareti. La reddività di un impianto richiede la minimizzazione di questa parte di energia consumata.                                              
N.B
. Se non si cura la progettazione di un condotto si può consumare molta più energia rispetto a quella necessaria.

 

VENTILATORI ELICOIDALI:o "assiali" sono quelli in cui l'aria viene spinta da un'elica ed il flusso mantiene la stessa direzione all'entrata e all'uscita del ventilatore; di solito si installano nei casi in cui è più importante il volume d'aria da spostare che la perdita di carico da superare; possono essere:
- a muro con la caratteristica installazione a parete
-a "tubolare" con pale a profilo aleare ed il corpo motore-elica situato all'interno di un involucro tubolare appositamente progettato per l'installazione di un condotto.



 VENTILATORI CENTRIFUGHI: sono quelli in cui l'aria è spinta da una girante a pale ed è indirizzata attraverso una voluta formando un angolo di 90° tra l'entrata e l'uscita.                                                                                  
Pale curve in avanti: girante con alto numero di pale, poco profonde, curvate in avanti nel senso della rotazione (concave); è adatta per pressioni basse e medie; non deve essere usata in applicazioni con materiali abrasivi; dato che le pale sono molto vicine, si sporcano molto quando l'aria spostata è satura di grasso o sporcizia.          
Pale curve rovesce: girante con numero limitato di pale di lunghezza superiore alle pale in avanti; fornisce alti rendimenti dato che la curvatura delle pale accompagna l'aria al suo passaggio, evitando urti e turbolenze; per raggiungere elevate portate e pressioni deve funzionare a gran velocità per cui richiede una costruzione robusta.
Pale radiali: girante con un numero di pale limitato non comunemente usata nel campo della ventilazione.


VENTILATORI IN LINEA: sono una variante di quelli centrifughi; dal punto di vista costruttivo, mediante una serie di deflettori si fa in modo che l'aria circoli in modo lineare nel condotto in cui è installato.


VENTILATORI ELIOCENTRIFUGHI: sono caratterizzati dalla presenza di una girante a pala ibrida che presenta proprietà dei ventilatori elicoidali e di quelli centrifughi; mediante uno studiato sistema di direttrici, consente di ottenere portate e pressioni medie, con il vantaggio di essere un ventilatore silenzioso. Vengono usati nei casi in cui è necessario fornire medie portate e vi sono problemi di spazio (es. controsoffitti) viste le limitate dimensioni d'ingombro del ventilatore.


MOTORE ELETTRICO: è una macchina che trasforma l'energia elettrica in energia meccanica
Statore: è la parte fissa del motore
Involucro: è la parte più esterna del motore, in cui si fissa lo statore
Rotore: è la parte mobile del motore, insieme all'asse; interno quando il rotore gira all'interno dello statore, esterno quando il rotore gira all'esterno dello statore; cuscinetti pezzi sui quali è appoggiato il rotore: sono formati da due anelli concentrici tra i quali vi sono delle sfere che agevolano la rotazione. Sono lubrificati con grasso per facilitarne lo scorrimento (da -40°C a + 150°C) e possono lavorare in qualunque posizione; la vita garantita è circa da 20.000 a 30.000 ore ( a seconda delle condizioni di lavoro); boccole pezzo sul quale gira il motore: sono formate da un solo pezzo, con un coefficiente d'attrito molto basso, al cui interno gira l'asse. Sono lubrificate con olio per smorzare l'attrito ( da -5°C a + 120°C) e devono lavorare preferibilmente con l'asse in orizzontale; la vita garantita è circa da 10.000 a 15.000 ore ( a seconda delle condizioni di lavoro).
Classe di isolamento del motore: a seconda dell'isolamento del motore, gli apparecchi possono lavorare a determinate temperature ambientali:

CLASSE DEL MOTORE B E F H
Temperatura massima di lavoro (°C) 110 120 140 165
Riscaldamento stimato del motore in funzione (°C) 70 70 70 70
Temperatura ambiente a cui si può lavorare in °C 40 50 70 95


                                 

Giri/Poli del motore: a seconda del numero dei poli di cui dispone un motore, quest'ultimo fa girare il rotore a maggior o minor velocità. A parità di diametro, quanto più piccolo è il numero di poli, si ottengono una portata e una pressione maggiori, ma anche la rumorosità è maggiore.



     

RAPPORTO TRA IL n° DI POLI DI UN MOTORE E n° GIRI AL MINUTO
Numero di poli 2 4 6 8 12 16
Giri al minuto r.p.m. (circa) 2800 1400 900 700 450 350

In molti casi i ventilatori possono essere muniti di motori a doppia polarità per ottenere due velocità: 2/4, 4/8, 6/12 poli.



Classe elettrica: è quel sistema di protezione che permette di evitare scosse elettriche sugli apparecchi industriali; il morsetto di terra permette di mettere in contatto l'involucro con la presa di terra dell'impianto e minimizzare questo rischio:
-Classe 0: nessuna protezione
-Classe I: tutte le parti esterne dell'apparecchio sono collegate a terra; in caso di guasto dell'isolante, la corrente passa a terra provocando lo scatto del differenziale;
-Classe II: è impossibile toccare, anche involontariamente, una parte suscettibile di essere in tensione; non dispone di presa a terra;
-Classe III: apparecchio alimentato a tensione molto bassa al di sotto dei 50 Hz.